“Perché gli stranieri ci fanno così paura? Perché in molti stati europei si è tornati a costruire muri? Per me la questione è semplice e insieme profondissima: lo straniero ti fa ricordare che sei straniero anche tu. Tutti siamo stranieri e migranti, frutto di una catena ininterrotta di migrazioni. Del resto, anche l’anno scorso sono emigrati all'estero più italiani di quanti stranieri siano arrivati da noi: questa cosa però la rimuoviamo, perché ne proviamo vergogna”. “E’ un mondo completamente omologato e l’unico luogo di libertà, di pensiero, di immersione nella nostra profondità sono i libri. Per questo faccio lo scrittore. Il consiglio che do di solito ai ragazzi che incontro nelle scuole è di guardare meno possibile la televisione, stare il meno possibile sui social e leggere più libri. Perché leggere è libertà. I libri sono il nostro specchio, servono a comprendere di più noi stessi e quindi il mondo”. La paura è una bugia. “Sì, sempre e ne sono profondamente convinto. Ciò che comprendiamo con il cervello e con le parole, con il cuore non può farci paura. Al massimo ci stimola sentimenti differenti perché, appunto, lo abbiamo compreso. Quando proviamo paura? Verso qualcosa che teniamo a distanza perché non abbiamo ancora intrapreso il percorso di comprensione. Quando smettiamo di aver paura è perché abbiamo capito. Quindi, quando si ha paura è sempre una bugia”.